Un’idea, un progetto per aprire una Start – Up… Ma hai idea come fare?

Ogni impresa che parte si può definire una start up? Certamente no, ma chi intende aprire un’impresa senza acquisirne una esistente, più si avvicina alle sue caratteristiche, maggiori saranno le possibilità di un veloce ed ampio successo, magari ottenendo attenzioni del “venture capital” e benefit premiali riservate alle startup più interessanti.

Per capirci il sistema imprenditoriale è costretto ad ammettere la necessità di rivitalizzarsi consentendo l’apertura di startup, ma l’istinto imprenditoriale, la smania di espansione spinge l’imprenditore a voler eliminare la concorrenza e portare il suo business al monopolio, per replicarlo nel più lungo tempo possibile (stagnazione); quindi per entrare nel sistema imprese non sarà semplice, lo stesso sistema non potrà però impedire che il genio creativo prenda il suo spazio e si affermi.

Ma, quando una nuova impresa può definirsi startup? Può esserlo una pizzeria? Molto improbabile; ciò sarà possibile solo con forti innovazioni, come ad esempio quando un imprenditore realizzi le consegne del prodotto caldo in appena 5 minuti con i droni. Questo per dire con “genio, fantasia e novità” e non vi sarà settore in cui non potranno nascere startup. 

Per comprenderci proviamo (buoni ultimi) a definire cos’è una start up:

Una startup è un’organizzazione nascente, temporanea e destrutturata, alla ricerca di un modello di business replicabile e scalabile. Solitamente nato dalla volontà di voler risolvere in modo innovativo un problema, per questo ha la necessità di trovare un modello di business che le permetta di crescere, possibilmente in modo esponenziale…

Si può quindi qualificare per startup l’impresa che risponda a queste quattro caratteristiche: scalabilità, replicabilità del modello di business, innovazione intrinseca (di processo o di prodotto) e temporaneità.

In sintesi: 

  1. – La scalabilità è la capacità di una startup di crescere in modo esponenziale utilizzando poche risorse.
  2. – Replicabilità del business significa che il modello di business di una startup è valido per essere ripetuto in diverse aree economiche e nel tempo senza la necessità di grandi modifiche
  3. L’innovazione (di processo o di prodotto) è un requisito essenziale; maggiore è l’originalità e più veloce e ampio sarà il successo. Infatti le startup nascono per soddisfare un bisogno che non ha ancora trovato soluzione (o per sollecitare un bisogno non ancora evidente). Nascono per rendere superato lo “status quo”. Nascono per sconvolgere (o per creare) il mercato in cui si vogliono inserire.
  4. La temporaneità è requisito altrettanto essenziale per definirsi “startup”.  La fase “di startup” è infatti transitoria e rappresenta il primo percorso aziendale di crescita che la porterà a diventare una grande impresa, ponendo così fine al percorso di startup. La grandezza, il successo e la durata dell’impresa, saranno conseguenti alla capacità di risposta ottenuta ai tre punti precedenti.

 Come detto, non vi è limite allo spazio di azione per le startup; per dare un’idea si indicano alcuni settori maggiormente attenzionati:

– il lifestyle; – i piccoli business familiari; – Innovazione tech e/o digitale (stile Silicon Valley); – Il sociale e la ricerca; – Le aziende prodotto vendibili; – La ricerca innovativa sistematica in grandi startup;

Le principali “fucine” di startup dovrebbero essere (ed in parte lo sono) le Università con gli Spin- off, per questo vi è stata anche attenzione legislativa con incentivi verso le Start-up innovative:

–  con il DL 179/2012 il MISE ha introdotto alcune misure a sostegno delle Startup per la costituzione e gli investimenti necessari, ponendo requisiti molto selettivi di natura soggettiva ed oggettiva:

definendo a livello soggettivo che una startup è innovativa se rispetta almeno 1 dei seguenti 3 requisiti:

1.      sostiene spese in R&S e innovazione pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione;

2.      impiega personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale);

3.      è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.

Mentre a livello oggettivo  (art. 25, comma 2) una startup innovativa deve essere una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, che rispetti i seguenti requisiti:

  • è un’impresa nuova o costituita da non più di 5 anni
  • ha residenza in Italia, o in un altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia
  • ha fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro
  • non è quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione
  • non distribuisce e non ha distribuito utili
  • ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico
  • non è risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda
  • Con il decreto Rilancio (DL34/2020) sono state introdotte misure di rafforzamento alle Startup innovative, a dire il vero non in mano al Mise “luccicano monete” erogabili verso queste potenziali eccellenze del futuro. In estrema sintesi, sono provvedimenti perlopiù di contenimento di spese e garanzie per finanziamenti a tasso zero, oltre ad alcune deroghe per facilitare la partenza. Ma rispetto ad altri Paesi questi non bastano, occorre altro, per questo rimane che ricercarle nella sfera privata, nel libero mercato, nel Venture capital.
  • Liberandosi ai freni del Covid e dalle prospettive del PNRR, i portatori di idee potranno sviluppare i loro progetti con migliori prospettive ed attenzioni sia nell’ambito pubblico che privato. 

Conclusioni 

In molti si sono cimentati nell’esporre ricette più o meno apprezzabili; il nostro non vuole essere un messaggio asettico che si aggiunge ai tanti; oltretutto ci proponiamo per quelli che siamo, per ciò che ci riesce e per ciò che in rapporto al vostro bisogno sarà necessario sviluppare, ci prenderemo cura per avvio della vostra nuova idea di business, affinché arrivi al successo.

 Chiunque può avere l’idea del secolo: non è necessario avere un master, essere un milionario o aver lavorato con i grandi visionari del momento come Elon Musk o Jeff Bezos.

Se poi l’idea non sarà quella del secolo, ma un vostro buon progetto, avrete da noi lo stesso impegno per il vostro business:

  • Nel confrontarci per la sua realizzabilità, la potenzialità, ed efficace organizzazione;
  • Nel tradurre la potenzialità in un business plan, atto allo stimolare il sostegno finanziario necessario;
  • Nelle necessità della sua divulgazione;
  • Nel dargli forma operativa nel suo più idoneo profilo (quale tipo di società o impresa costituire); 
  • Nell’individuare i partner finanziari, le garanzie, le misure di sostegno a cui accedere;
  • Nell’impianto dell’attività, 
  • Nella sua adeguata protezione brevettuale, tutela contrattuale e legale; 
  • Nella ricerca ed inquadramento del personale necessario;
  • Nella sua pianificazione e gestione amministrativa;
  • Nella sua ottimizzazione fiscale e finanziaria; 

Con il nostro network operativo sappiamo dove stare: sempre al fianco di chi intraprende  e solo nella misura che sarà ritenuta utile.

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